Le Guarnizioni dei Cocktails

La costruzione di un drink non può considerarsi terminata se non aggiungiamo una guarnizione; è questo il termine corretto per definire tutte quelle decorazioni che caratterizzano i nostri cocktails, siano questi serviti in bicchieri con ghiaccio oppure in coppetta. La realizzazione delle guarnizioni è un passaggio molto divertente, ma spesso molto delicato in quanto si utilizza frutta o botaniche fresche che sono difficili da maneggiare; pertanto è bene fare un pò di pratica affinché anche questa tecnica sia ben presto padroneggiata a dovere.

È bene sapere poche semplici regole onde evitare di operare in maniera scorretta nella produzione e guarnizione di un drink. Cominciamo col dire che le guarnizioni di frutta devono essere sempre commestibili e la qualità della frutta scelta ci garantirà un appagamento estetico e gustativo notevole. Ci sono cocktails che hanno una guarnizione “predefinita” oserei dire consolidata, che mai può e potrà essere cambiata, si pensi all’oliva o alla scorza di limone per il martini, alla cipollina sott’aceto per il Gibson o ancora all’immancabile ciliegia al maraschino per un Manhattan, come non menzionare poi l’ Alexander con una bella grattugiata di noce moscata sulla superficie.

Altre guarnizioni non sono altro che il frutto della nostra fantasia e destrezza, decorazioni che non sono obbligatoriamente legate al drink che stiamo preparando, ma ne aumentano l’effetto scenico o ne completano il gusto.

In altre occasioni invece abbiamo un po più di margine operativo, non a tutti il margarita piace col crustas di sale, in tal caso opereremo andando a coprire solo parte del bordo della coppetta, affinchè il cliente possa scegliere se berlo con o senza sale.

In definitiva possiamo distinguere le guarnizioni in tre tipologie di Guarnizioni per i cocktails:

  • Guarnizioni OCCASIONALI: sono quelle guarnizioni che servono al barman per accrescere l’estetica di un cocktail senza però alterarne il sapore.

  • Guarnizioni COMPLEMENTARI: sono quelle guarnizioni che fanno parte della ricetta del drink e che sono quindi obbligatorie affinchè il drink sia completo e pronto ad essere servito.
  • Guarnizioni da FESTIVAL: necessarie per accrescere l’estetica del drink e che possono essere anche non commestibili, generalmente frutta intera lavorata e scavata con appositi utensili.

L’ultima frontiera in fatto di guarnizioni di cocktails ci arriva, come spesso accade, dalle cucine degli chef di tutto il mondo, si tratta dell’essicazione.

Frutta e verdura essiccati ci permettono di sfruttare quei prodotti che sono quasi in “fin di vita”, creando allo stesso tempo nuove tipologie di guarnizioni e meno spreco per il locale.

I frutti più facili da essiccare sono gli agrumi, le cui fette se ben conservate in barattoli ermetici possono raggiungere il mese di longevità, stesso discorso vale per l’ananas, la pera e la mela; i frutti di bosco, per esempio sono i primi che prendono le muffe, ma sono ottimi da essiccare nonostante  il risultato non sia certo tra i migliori a livello estetico; in tal caso vi consiglio di sbriciolarli e ridurli ad una polvere, che potremmo usare con crustas o decorazione per altri drinks.

È bene ricordare che il processo di essicazione permette al frutto di perdere la sua parte liquida, concentrando gli zuccheri, pertanto molto spesso sono ottimi da utilizzare come chips dolci per accompagnare i nostri cocktails

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